Dipartimento

Descrizione

Il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale - DCCI - dell'Università di Genova nasce nel 1996, in seguito all'unione dei quattro Istituti Chimici attivi nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Chimica Generale, Chimica Industriale, Chimica Fisica e Chimica Organica). 
Il Dipartimento consiste in un'unica struttura sita in Via Dodecaneso 31, accanto ai Dipartimenti di Fisica, di Matematica e di Informatica, con i quali costituisce la cosiddetta Area di Valle Puggia.

Al DCCI afferiscono il corso di laurea triennale in Chimica e Tecnologie Chimiche ed i corsi di laurea magistrale in Scienze Chimiche, in Sustainable Polymer and Process Chemistry (internazionale) ed in Advanced Materials Science and Technology (internazionale); inoltre il DCCI è dipartimento associato per i corsi di laurea triennali in Scienza dei Materiali ed in Tecnologie Industriali e per il corso di laurea magistrale in Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali. 
Al DCCI afferiscono anche gli insegnamenti di discipline chimiche di diversi corsi di studio. Presso il DCCI sono operanti i corsi del Dottorato in Scienze e Tecnologie della Chimica e dei Materiali e diversi corsi di Master.

Nel complesso, alle attività didattiche sono dedicate 12 aule, munite di sistemi di video proiezione, 8 laboratori e 2 sale studio; le attività di tesi si volgono presso i laboratori di ricerca, dislocati su 4 piani del Dipartimento.

Per lo svolgimento delle attività di ricerca il DCCI è articolato in 11 Unità Operative (per il dettaglio di veda il documento di organizzazione dipartimentale 
Le molteplici attività di ricerca nei vari settori della chimica si avvalgono di una vasta e moderna dotazione strumentale e si svolgono spesso nell'ambito di collaborazioni interdisciplinari. 
Le attività sono articolate su progetti di ricerca - diverse decine ogni anno, per un totale di due-tre milioni di euro - finanziati dall'Ateneo genovese, dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dalla Comunità Europea e da vari gruppi industriali nazionali ed internazionali.

Il DCCI ha costituito e gestisce il Museo di Chimica che ospita interessanti e numerose apparecchiature risalenti anche ai primi decenni del 1800. Attualmente il Museo è chiuso per problemi strutturali e si stanno archiviando i vari preziosi oggetti della collezione in vista di una futura ricolocazione altrove. 
Infine il Dipartimento ospita Unità Operative di importanti Consorzi Nazionali Interuniversitari e del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide.

A questo link potete visionare un filmato (in inglese) di presentazione del Dipartimento, mentre qui sotto trovate le slides

Contesto di riferimento e visione strategica relativa a didattica, ricerca, TM/impatto sociale

Contesto di riferimento

Il dipartimento raggruppa la maggioranza dei docenti di area chimica dell'Ateneo (altri sono presenti nel DIFAR e, in misura minore, nel DICCA). Quindi, dato che l'Università di Genova è l'unico Ateneo della Liguria, il dipartimento costituisce il principale punto di riferimento scientifico-tecnologico in ambito chimico della regione. Tuttavia, la sua area di influenza si estende, per tradizione e per vicinanza geografica, anche al basso Piemonte (soprattutto alla provincia di Alessandria), come testimoniato anche dal fatto che molti studenti di tale provincia scelgono l'Università di Genova per i loro studi di tipo chimico. Il dipartimento possiede anche un nutrito parco strumentazioni, tra cui alcune quasi esclusive per la città e la regione. E' quindi del tutto logico che il dipartimento sia aperto, nei limiti delle proprie competenze, a tutta una serie di collaborazioni con portatori di interesse del territorio sia di tipo scientifico (contratti di ricerca, analisi e misure con le strumentazioni del dipartimento, dottorati industriali, partecipazione a progetti europei o PNRR etc.), sia di tipo didattico o di divulgazione (ad es. corsi di preparazione o aggiornamento per gli insegnanti, seminari divulgativi, eventi etc.).

Oltre che con svariate imprese private, il dipartimento ha collaborazioni strutturate con il C.N.R. (soprattutto gli istituti SCITEC, ICMATE, SPIN, ISM e ISMAR), con l'IIT, con cui collabora per il dottorato di ricerca, e con numerosissimi laboratori universitari o centri di ricerca esteri. L'elenco delle collaborazioni attive è contenuto in appendice ai documenti di monitoraggio annuale.

Inoltre, il dipartimento è anche il punto di riferimento per tutti gli studenti del territorio (non solo della regione Liguria, ma anche del basso Piemonte) che desiderano formarsi e acquisire un titolo universitario nel campo della chimica e dei materiali.

Visione strategica

La chimica è centrale nelle sfide tecnologiche che caratterizzano il nostro tempo, in particolare quelle legate alla sostenibilità e all'uso, su scala sempre più microscopica, dei materiali.

Il Dipartimento intende quindi dare il proprio contributo a queste sfide, sia tramite la ricerca di base, che è chiaramente appannaggio dell'ambito accademico, sia tramite la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico. Nel fare ciò il dipartimento dovrà aggiornarsi continuamente, non limitandosi a coltivare ricerche tradizionali, ma cercando di innovare aprendo nuovi campi di ricerca, anche attraverso il reclutamento di giovani formati altrove.

Per quanto riguarda la didattica, tramite la sua offerta formativa, il dipartimento si prefigge di fornire agli studenti una formazione su più livelli (laurea, laurea magistrale, dottorato) e il più possibile variegata incentrata sulla chimica, sui materiali e sulle loro applicazioni pratiche. Tutto ciò non è rivolto solo ai giovani del suo territorio, ma anche, attraverso una parziale internazionalizzazione dei suoi corsi di studio (compreso il dottorato), a studenti internazionali, con particolare riguardo a quelli di paesi in via di sviluppo. Per raggiungere questi obiettivi, il dipartimento, anche attraverso la consultazione dei propri studenti e dei portatori di interesse, aggiorna periodicamente, se necessario, la propria offerta formativa, in modo che sia funzionale ai desideri degli studenti e alle esigenze dei datori di lavoro. Pur garantendo il rispetto degli obiettivi formativi dei vari corsi di studio, la didattica deve essere inclusiva, aiutando gli studenti più deboli a superare i propri limiti. Pertanto i docenti del dipartimento si impegnano ad essere sempre rispettosi nei confronti degli studenti, in modo da farli sentire in un ambiente non ostile, ma collaborativo. Ottenere un'elevata soddisfazione degli studenti che completano il loro percorso formativo è un obiettivo strategico molto importante per il dipartimento.

La ricerca e la formazione scientifico-tecnologico dei/delle giovani sono considerati dal dipartimento essenziali per il progresso della società. Il dipartimento supporta però i principi della "open science", che prevedono una continua interazione con la società civile nei due sensi: a) per informare la società dei progressi della scienza, delle opportunità da essi offerte, ma anche delle possibili problematiche; b) per ricevere, dalla società stessa, suggerimenti che possano indirizzare gli obiettivi della ricerca, allo scopo di risolvere problemi di importanza sociale. Per questi motivi il dipartimento intende continuare ad essere sempre di più un polo di divulgazione della cultura chimica e della sostenibilità, attraverso seminari divulgativi, eventi pubblici, eventi realizzati in collaborazione con le scuole.

Il dipartimento si prefigge di continuare a migliorare non solo la qualità della ricerca e della didattica, ma anche il benessere di tutti i lavoratori del dipartimento (non solo docenti e personale TA, ma anche tutti coloro che temporaneamente collaborano alle ricerche e tutti gli studenti che frequentano gli spazi dipartimentali) attraverso una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e alla qualità degli ambienti di lavoro.

Infine, in continuità con quanto fatto nel recente passato, il dipartimento intende continuare a favorire l'ingresso e la progressione di carriera delle scienziate, evitando ogni tipo di discriminazione e supportandole negli eventuali periodi di difficoltà legati alle maternità, garantendo la continuità delle loro ricerche.

Ultimo aggiornamento 21 Luglio 2025